La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
. - Mi ami dunque? - ridomandò Mario. Ambo le palme gli stese con amico trasporto il Beccajo, e disse: - Non c'è ragione perchè non ti debba ... - Mi
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amichevolmente; pur Lampo, non abbandonò la padrona. La quale, lagrimando e fiottando: babbino mio! - facèa. - Quà la mano! - disse la voce. Alzò Forestina
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impaniato. E li trovò complottanti, intorno ad un fascio di carabine e a de' barili di pòlvere. - Buon dì, apòstoli - disse con voce roca il Beccajo
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barba. - Mare ancora. - Sempre mare? - No - disse Gualdo con un lieve sussulto - havvi una terra ... grande ... - Al pari di questa? - Assài più ... molto
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Gualdo fosse, sul luogo medèsimo, sorta una nuova divisione degli ànimi, anello primo a una nuova ilìade di guài. - Molti sono i caduti - disse - che
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sole che m'incendiasti! assassina della mia pace! - Die' la fanciulla un lamento, e disse: continua e mi hai morta. - Una morte è poca - ei ritorse
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, aumentando il delitto: nè io più chiesi, esigetti; non più esigetti ... gli tolsi ... Mi ameresti tu ancora? - Trasalì la fanciulla; pur disse
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trattenersi di offrirgli, con espansione, la destra. Ma il Letterato càddegli innanzi a' ginocchi: - Morte! - egli disse - ecco quanto ci spetta. Una
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Ma il Letterato, con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse: alto! - disse - non rivolgiamo contro noi quelle armi, che dèvon servire per noi
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, parve inciampare, e cadde sbattendo i denti. - Cecilia ha paura! - disse la Nera con sdegno. - E tu? ... che hai tu? ... - chiese Gualdo accennando
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, chiami portarlo? - ella disse, stendendo la palma ver' lui, e sulla palma, freddo e stecchito, l'ucciso. Il Nebbioso fe' un gesto di raccapriccio, e
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qualche cosa lì presso, il pudore. Nè osàvano pur di contarsi. Poi, quando Aronne, dopo di averli con una ràpida occhiata sorrasi, disse: èccoci tutti